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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...

Tutto è notte nera

Continua il mio viaggio letterario nell'Italia di Nord-Est con questo bel romanzo giallo scovato in una libreria di Monfalcone durante le vacanze. Nella Schio (Vicenza) degli anni '70 una giovane donna viene rinvenuta morente lungo una strada poco frequentata. La ragazza ha con sé alcuni fogli apparentemente antichi, e intima al suo soccorritore di allontanarsi finché è in tempo.

Inizia così una storia molto italiana, dai connotati un po' picareschi. Attorno al mistero della donna e delle carte si muovono i carabinieri, un giornalista in cerca di notorietà, un direttore di biblioteca ambiguo, un professore in pensione collezionista di libri e un gruppetto di giovani scledensi affamati di avventura. Fra eresie protestanti, martiri del '500, cimbri e truffatori, Umberto Matino scrive un romanzo affascinante e perfino divertente. Ma ciò che colpisce è l'abilità di sovrapporre il piano della finzione a quello della realtà storica: non per caso l'ultima parte del corposo volume raccoglie informazioni dettagliate sui temi toccati, con riferimenti alla storiografia vicentina del tempo.

La soluzione dell'enigma è tutto sommato semplice, ma ciò non toglie al lettore il piacere di arrivare al tipico finale-burla degno della commedia all'italiana. Da leggere come passatempo colto. Voto: 7.

Post scriptum: di Matino esistono altri due romanzi di ambientazione vicentina, che per ammissione dello stesso autore formano una ideale trilogia cimbrica. Confido di poter reperire il primo volume, apparso per i tipi di un editore locale e ormai giunto alla seconda ristampa.

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