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Visualizzazione dei post da 2012

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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Modesta proposta per l'anno 2013

Abuso di notazione

Mo' viene Natale

Recensione: The perks of being a wallflower

Addio, carta crudele?

Agenda delle vacanze

Recensione: Uno stupido angelo

Ché a Natale non se ne può più di

I panni sporchi

Mathematica gratia mathematicae

Caro direttore...

Integrazione

Primarie?

Convessità

Il pensiero debole del progresso

Ma no, e chi se l'aspettava?

Non me ne frega niente

Ministero delle attività improduttive

Non ho capito

Presi in giro

Recensione: Niceville

L'orrore della montagna

Libri: scriverli e leggerli

Discontinuità

Ho fatto una bella lezione

Il ragno

Senza dimostrazione

Come deprimere un insegnante di matematica

I diari della falena

Ci sono delle volte

Povero italiano!

Successioni

Elogio della suriettività

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