Natale è un giorno complicato, c’è poco da
fare. Quando eravamo bambini, aspettavamo con trepidazione l’arrivo di Gesù
Bambino, carico di doni. In quarta elementare un compagno di classe più
smaliziato ci ha detto che no, i regali di Natale li mettono sotto l’albero i
genitori.
Alcuni di noi cercavano di vedere Babbo
Natale mentre scendeva faticosamente per il camino, tutto vestito di rosso. Ma
poi abbiamo scoperto che il Babbo Natale grasso, vestito di rosso con le
bordature di pelliccia bianca è una trovata pubblicitaria di una nota
multinazionale delle bibite gassate: quella della ricetta talmente segreta che
potremmo tranquillamente aver bevuto polvere da sparo e urina di cammello dal
lontano 19…
Per molti il Natale è una meravigliosa
festa religiosa, come effettivamente dovrebbe essere. Certo però che va bene il
Natale, ma la Pasqua dovrebbe essere ancora più importante per un credente,
giusto? Invece la Pasqua è la festa della scampagnata nei prati…
Ci fanno sognare il bianco Natale, e quando
arriva sono dolori: i Comuni non hanno soldi per gli spazzaneve, e il 27
dicembre dobbiamo spaccarci la schiena con la pala per uscire di casa.
Ma Natale è anche la festa degli spettri. Ognuno
di noi conserva il ricordo dei giorni di Natale con parenti e amici che, come
dicono gli alpini, “sono andati avanti”. Sono spettri che ci vogliono bene, ma
pur sempre spettri. Ogni Natale è, per qualcuno, il primo Natale senza una
persona cara; penso a mia zia, che dopo cinquant’anni di matrimonio oggi è
sola.
Mentre passseggiamo per le vie della nostra
città scambiamo saluti, auguri e buoni propositi che mai vorremmo vedere
tramutati in realtà. Quel vicino di casa che gira con il macchinone ma non paga
le rate del condominio avremmo preferito non incontrarlo. Eppure “Buone feste a
tutta la sua famiglia!”
Natale, come dicevo, è un giorno
complicato. Per me il Natale del 2014 è il primo Natale senza cuore. Già,
proprio così. Perché da alcuni mesi ho regalato il mio cuore a F.
F. è quella persona speciale che arriva
quando non ci credi più; quella persona che ti dà il sorriso nella tristezza e
le lacrime di gioia. Quella persona che ti convince che il future sarà migliore
del passato, e se non è un miracolo questo…
Quindi buon Natale alla mia F., il primo di
tanti giorni di Natale!
E buon Natale anche a tutti voi: ai vivi e
ai fantasmi, agli spazzaneve e a quelli che la neve se la spalano da soli. Buon
Natale alle bibite gassate e alle acque oligominerali che sgorgano a 1756 metri
di quota. Buon Natale ai poveri che non diventeranno meno poveri in questo
giorno, e ai ricchi che non divideranno le ricchezze con i poveri. Buon Natale
ai gatti che dormono sotto l’albero e ai pennuti che anche per stavolta hanno
salvato la pelle e non sono finite sulle nostre tavole con contorno di patate
arrosto. Buon Natale a tutti!
Commenti
Posta un commento