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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

O Roma o Cristo

Monsignor Saverio Xeres, già Maestro di Cappella della Cattedrale di Como, e professore di Storia della Chiesa, è uno dei rari sacerdoti che riescono a trasmettermi un senso di interesse e di ammirazione. Spesso, troppo spesso, al termine di una predica mi verrebbe da alzare la mano e contestare. Sorprendentemente, considero le prediche di don Xeres profonde e coinvolgenti. Con lo stesso stato d'animo ho letto il suo più recente saggio sulla figura di Martin Lutero, il Riformatore per antonomasia.

In un centinaio di pagine scritte con garbo ma anche con documentata lucidità, don Xeres restituisce al frate tedesco il giusto riconoscimento di un cristianesimo vissuto con tale e tanta intensità da ripudiare l'abuso di certi vertici ecclesiastici. Contrariamente alla narrazione tipicamente cattolica che faceva di lui un eretico da perseguitare fino alla morte, Lutero fu soprattutto un seguace assoluto del Vangelo.

Certo, ci fu la contestazione delle indulgenze, e ci furono vere dispute teologiche che lasciamo agli esperti. Il risultato dell'opera di don Xeres è una figura di cristiano mosso dal desiderio di riportare la Chiesa entro i confini della Parola di Cristo. Un travaglio spirituale intenso, a volte confuso con il disturbo psichiatrico: anche questa, un po' ridicola, è stata una lettura delle azioni di Martin Lutero.

Nella ricostruzione dell'autore, gli sforzi di Lutero per dare un senso ai propri dubbi mi hanno ricordato il mestiere del matematico: perché sento che questa congettura deve essere vera, anche se non riesco a dimostrarlo? A lungo il frate tedesco girò e rigirò nella sua mente i passi del Vangelo e le disposizioni del Vaticano. Finché, come spesso accade anche a noi matematici, si accese una luce: ecco la dimostrazione, ecco come si spiegano queste parole dell'Evangelista!

Lascio idealmente la parola a don Xeres, in un filmato registrato durante la presentazione dei suoi studi nel 2017.



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