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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...

Favola in bianco e nero

Altro giro, altro regalo: dopo la Lacrima color turchese del 2014, arriva questa Favola in bianco e nero. Lo scrittore ertano ne approfitta per mandare in libreria una manciata di pagine piuttosto insignificanti. Lo scorso anno lo spunto narrativo era la scomparsa simultanea di tutte le statuine del Bambin Gesù dai presepi; quest'anno è la comparsa di ben due Bambinelli, uno bianco e uno nero. O di colore, se preferite.

In realtà questo volumetto è una raccolta delle invettive che Corona riserva sempre più frequentemente dai salotti televisivi: contro i politici, contro gli amministratori, contro questo e contro quello. Il bello (si fa per dire) è che usa nomi e cognomi, attribuendo agli esponenti della politica e dell'informazione comportamenti verosimili ma presumibilmente inventati. Alla fine del libro salta fuori che il Bambinello bianco si rispecchia nel Papa, quello nero in Barack Obama. Per ovvie ragioni mi astengo da ogni giudizio sul primo, mentre mi permetto di dubitare fortemente che Obama sia una sorta di Redentore. Comunque, prendere o lasciare. Io ho preso (seppure con sconto) e non posso consigliare questo acquisto ai lettori.

Mauro Corona, uno scrittore che continuo ad apprezzare, si sta sovraesponendo in modo incontrollato. Ha fiutato l'affare, siamo onesti: delle raccolte di avventure sulle montagne si vende assai meno, e puntualmente l'esposizione mediatica aumenta con queste iniziative da blockbuster. Certo, nessuno è perfetto, e quindi attendo con pazienza il prossimo libro "serio". Anche Simenon distingueva fra "romanzi-romanzi" e racconti di Maigret: i primi erano l'espressione della sua capacità narrativa, i secondi lo facevano vivere nel lusso.

Solo per appassionati. Voto: 4.

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