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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Tributo a Billy Joel

Ieri, dopo qualche settimana di indecisione, ho comprato i file MP3 dell'ultima raccolta di Billy Joel, She's got a way, Love songs. Chi è Billy Joel? William Martin Joel è un cantautore nato a New York nel 1949, che esordisce nel 1971 con un album non eccessivamente fortunato.

Sarà la raccolta Piano Man a dargli grande popolarità nel 1973 con l'omonima canzone:

Da qual momento, Billy Joel si fa apprezzare per alcune canzoni estremamente famose negli Stati Uniti, ma scarsamente note in Italia: Honesty, She's got a way, She's always a woman, An innocent man, This is the time. Ecco alcuni video:

Ho scoperto la musica di Billy Joel per caso. Fin da ragazzo ho coltivato la mia passione per i cantautori americani classici, a partire da Paul Simon e Art Garfunkel, o James Taylor. Come tutti i miti, è difficile vederli invecchiare, con la voce che si affievolisce e i capelli che cadono. Billy Joel non fa eccezione: alcune esibizioni recenti sono vagamente imbarazzanti; però le incisioni restano, e mi fanno rimpiangere gli anni in cui il pop non era filtrato dalle gare televisive in cui qualche vecchia befana stabilisce che un cantante diventerà famoso.

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