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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...

Tessere e scontrini

Grazie alla mia munifica amministrazione, sono un possessore di abbonamento ferroviario Trenord annuale a prezzo agevolato. Per ragioni psicologiche che non desidero approfondire, ho iniziato ad utilizzare questo servizio un po' tardi, e adesso mi ritrovo a rinnovare l'abbonamento all'inizio di febbraio.

Come sempre, ho inviato la richiesta di rinnovo nel mese di novembre, perché mica possiamo ammazzarci di lavoro per stampare velocemente il vostro abbonamento, diamine! E questa volta, grandi novità: la tesserina cartacea è stata sostituita dalla fantasmagorica tessera dotata di chip, graziosamente adornata di disegni colorati. Ciusca, avrebbe esclamato mio nonno. Peccato però che spesso queste tessere si smagnetizzino (ué, un anno è lungo dodici mesi, eh!), e se non si smagnetizzano può essere che il controllore non sia dotato di lettore, e se è dotato di lettore magari ha le scatole girate e non si fida della teNnologia moderna. Ergo, "mi raccomando di fare qualche copia della ricevuta di pagamento, ché è stampata su carta del formaggio e si scolorisce in fretta", si raccomanda la solerte impiegata dell'amministrazione.

Io afferro con la delicatezza di un neo-papà la mia tessera con scontrino-formaggioso appiccicato, e mi fiondo alla più prossima macchina fotocopiatrice con il cuore in gola: avrò fatto abbastanza in fretta, o troverò già uno scontrino illeggibile? Davanti alla photocopieuse, metto da parte il braccino corto del canturino medio e faccio due copie e una scansione. Meglius abbundare che fare la figura del deficiens con il primo controllore inferocito.
Poi inserisco il tutto in una bustina trasparente impermeabile, ignifuga, anti-ruggine e perfino antisettica, che conserverò con l'amore di un padre per un figlio cagionevole.

Però la teNnologia è fantastica, vero? Ricordate com'era complicato, quando dovevate mostrare l'abbonamento a vista?

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