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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Mito letterario cercasi

Stamattina, complice la pioggia che non mi ha permesso di leggere il giornale all’aperto (lo so, un’usanza da pensionato, ma la trovo piacevole), ho girato le librerie di Cantù senza uno scopo preciso. Il fatto è che sono a corto di miti letterari.

Accanto al grande Georges Simenon, ho messo da tempo Joe R. Lansdale e, solo quest’estate, Mauro Corona. Ma bisogna pur variare le proprie letture, e non ho ancora trovato un nuovo autore da seguire. Ho provato con Carlo Sgorlon (mi raccomando, pronunciato con l’ultima o del cognome ben chiusa, non aperta come facciamo noi lombardi) ma non è scoccata la scintilla. Ho fatto un tentativo con Stephen King, e povero me che delusione!

Certo esistono romanzi molto belli, e nel 2013 che sta spegnendosi ne ho letto più d’uno. Ma sono sempre stati casi isolati, meteore senza continuità. Ho accumulato volumi di autori sconosciuti, e lì sono rimasti per mesi. Mi piace Fred Vargas, ma ultimamente sembra si sia dimenticata di scrivere nuovi romanzi. Mi piace anche Eraldo Baldini, ma l’ultima opera mi perplime alquanto per ambientazione e tema. 

AAA cercasi autore solido, affidabile, emozionante e originale. Astenersi perditempo.

Commenti

  1. James Ellroy (dalla Dalia Nera in poi), James Crumley, Don DeLillo, Kurt Vonnegut, Georges Perec, Philip K. Dick. Alice Munro. Non c'è logica, lo so, ma sono tutti grandissimi. Il mio preferito non te lo dico, ma se cerchi su Google lo trovi subito. Ciao. Roberto Natalini.

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    Risposte
    1. Dick proprio non lo sopporto. Ellroy così così, degli altri non ho letto abbastanza. Non disdegno James Lee Burke, ma penso sia proprio uno scrittore di puro intrattenimento.

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    2. Ho dimenticato altri due: Cormac McCarthy, George Saunders. Burke non so chi sia.... Ciao. r

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