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Povero italiano!
Titolo ambiguo, come spesso. Può essere interpretato come Povero (cittadino) italiano!, e non avrei nulla da obiettare. Ma in questo caso mi riferisco alla lingua italiana.
Sono un (modesto) matematico, e in quanto scienziato ho dovuto acquisire una certa familiarità con la lingua inglese; fatta eccezione per gli scienziati più anziani, è ormai impossibile fare scienza in italiano. E fin qui, tutto bene. D'altronde, se andate ad un congresso e non parlate l'inglese, le speranze di avere un minimo sindacale di rapporti professionali si riducono a zero.
Ma è anche vero che il nostro provincialismo sta prendendo il sopravvento. Quante volte ho dovuto sentire conversazioni fra matematici italiani che parlavano più o meno come segue?
Ma hai letto l'ultimo paper di XY? Dimostra che tutte le equazioni Schroedinger-like ricadono nella categoria dispersionless! Basta applicare un teorema dimostrato in un preprint pubblicato nel repository dell'università di ZZ, e il gioco è fatto. Se poi prendi le lecture notes per il suo corso di Ph.D, che cita nell'abstract del preprint, ti puoi fare un'idea del background necessario per capire anche i più recenti lavori di review.
Ora, possibile che un italiano non utilizzi parole come "dispense" invece di "lecture notes", e di "sunto" invece di "abstact"? Basta paper, si chiamano articoli!
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Commenti
per non parlare degli economisti! (ma secondo me quelli usano l'inglesorum come don abbondio il latinorum)
RispondiEliminaPreprint e abstract però li passerei, ormai hanno un significato un po' più preciso di bozza e sunto...