Riflessioni sull'insegnamento
Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...
simo', ma se te ce mando tu mica t'offendi, vero?! Che arch ti fulmini... comunque visti i casini che forse ci riserverà gnome in futuro, avrei optato per la versione xfce.
RispondiEliminaArch è troppo instabile per il mio pc mezzo guasto. La metterò sul nuovo computer, quando arriverà. Mint è carina, soprattutto quella basata su Debian testing. Purtroppo ha problemi con i font, come tutte le Debian. Alcune pagine web si vedono male, e non capisco perché. So solo che il browser non c'entra. Non mi preoccupo per gnome, visto che spero di tornare a Arch o Slackware prima che Gnome 2 sparisca. Ho tolto Ubuntu perché i 64 bit non garbano al mio pc, e i plugin erano una pena. Strano, per un Amd64 :-)
RispondiEliminanon capisco perché non optare per un 32 bit... funziona tutto e non hai differenze prestazionali su un portatile standard.
RispondiEliminaInfatti ho messo la versione a 32. Quando ho dovuto reinstallare per colpa di un problema hardware, il tecnico mi ha prestato il DVD di Ubuntu a 64 bit. Ma non ha mai funzionato bene, acrobat si piantava, flash faceva pena, la cpu andava al 100% senza ragioni apparenti. Con Mint queste cose sono tornate a posto, in compenso ho problemi di font nel rendering dei siti web. Ma non mi toglie il sonno. Poi, sul nuovo pc, credo che metterò ancora Arch, eventualmente in dual boot.
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