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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Mint, Linux Mint

And so, here I am with another experience on GNU/Linux. I have just finished installing Linux Mint on my VirtualBox. I read wonderful advices on usenet, it was reported to run twice as fast when compared to popular distributions. I have chosen the Debian flavor, in contrast to the more popular Ubuntu flavor. After a huge download, I have a (virtual) system that seems to work perfectly. Here comes the troublesome part. I have never used Debian because I hate the dpkg system to manage software. Sooner or later, it will crash and leave you with an incomplete update. And it seems impossible to get rid of packages you do not want.

And indeed, after downloading almost 600 updates, the configuration of the updates broke down in the middle of the game. I am a lucky guy from time to time, and it seems the system is still running without severe issues.

Anyway, I ask: is it so difficult to imagine that something can go wrong during an update? With Archlinux, I have tried to remove files during the terrible

# pacman -Syu

process, and yet the system could recover the inconsistency. Well, Archlinux is a dangerous distribution, it can stop working because you try to update a useless package. But you know this from the beginning, while Debian should be rather stable.

Finally, my decision is that I do not want a system that I can't manage as I like. I will keep on running Arch and Slackware. Linux is for users who know what they want, even when they do not know how to do what they want. Linux Mint is for users who like Ubuntu, and I am not in that number at all.

Commenti

  1. Prima di installare qualcosa bisognerebbe leggere la documentazione. Mint debian è un esperimento della comunità mint... in sostanza un porting su debian. Ed è specificato che non è un prodotto stabile, anzi... infatti, oltre ai loro pacchetti alpha, la base è debian testing! Debian stable è "rather stable", quella testing invece no :-D
    "For this reason, LMDE requires a deeper knowledge and experience with Linux, dpkg and APT".
    I 600 mega di aggiornamento sono dovuti al fatto che è una rolling, quindi cambia molto col tempo rispetto alla iso iniziale.
    Se vuoi maggiore stabilità, prova mint basata su ubuntu, o ubuntu stessa. O debian stable.
    Per finire, dissento da "Linux is for users who know... ".

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  2. Quando faccio esperimenti, non leggo mai la documentazione. Tanto si tratta di esperimenti senza conseguenze, posso cancellare tutto come se on fosse successo niente. Debian testing e' considerata piuttosto stabile dalla comunita', mentre Debian stable e' considerata piu' o meno una cariatide da museo. Ad essere sincero, non voglio ne' stabilita' ne' Ubuntu. Diciamo che mi diverto a constatare che Debian non fa per me. :-)
    Infine, io sono un utente linux estremamente elitario: tutto quello che e' popolare diventa inevitabilmente di basso livello. Ci sono eccezioni, ma pochissime. Vorrei che linux fosse ancora un sistema per smanettoni, con poche concessioni alla popolarita'. Per questo scelgo Slackware o Arch, dove tutto si fa ancora con i file di testo e con la saggezza del "trial and error". E' come costruire a mano la casetta per gli uccellini, non c'e' paragone con quelle che vendono al supermercato.

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  3. Per questo scelgo Slackware o Arch, dove tutto si fa ancora con i file di testo e con la saggezza del “trial and error”. E’ come costruire a mano la casetta per gli uccellini, non c’e’ paragone con quelle che vendono al supermercato.

    E se io ti dicessi... Gentoo Linux?

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  4. Con gentoo ho avuto brutte esperienze in fase di aggiornamento. Diciamo che per un server è molto buona, ma per un desktop la curva per raggiungere un sistema pronto da usare è troppo piatta. Gentoo va bene se compili i sorgenti, ma non voglio aspettare due giorni per lanciare Firefox :-)

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