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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Modesta proposta per l'anno 2013

La scrittrice Chiara Prezzavento afferma nel suo blog che il 1^ gennaio è una sorta di lunedì dopo la domenica.
E allora voglio lanciare una proposta: suggerisco che tutti gli italiani contino i giorni della settimana all'inglese, partendo cioè da domenica. Il vantaggio è mastodontico: una settimana che inizia con il riposo è più allettante di quella che inizia con il lavoro. Dimentichiamoci di Quelli che "il settimo giorno si riposarono", e riposiamoci subito!
La domenica è un giorno allegro, che immaginiamo pieno di sole, di uccellini che cinguettano e di abiti della festa. Il lunedì è il giorno del mal di testa, dell'attesa sul marciapiede della stazione, delle ore in aula o in ufficio. Solo uno scriteriato potrebbe iniziare la settimana con la sofferenza.
Evviva la domenica, gaudente principio della nuova settimana!

Commenti

  1. E allora, cominciamo l'anno con dicembre?
    Ah, non so... Per quanto mi secchino il lunedì e gennaio, resto dell'idea che il sipario debba chiudersi alla fine.

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  2. Come sei tradizionalista :-)
    Sono tutte convenzioni. Io preferisco quella anglosassone, che ormai la tecnologie ci sta imponendo su telefoni, orologi, agende digitali.

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