Riflessioni sull'insegnamento
Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...
vedi che segui i consigli dei lettori, di cui io costituisco, se ho capito bene, il 100% :-D
RispondiEliminaHo visto il tuo commento su wordpress. Tempo fa ho installato wordpress su peano.matapp.unimib.it proprio per imparare ad usarlo e con l'intenzione di usarlo come sito unico. Il bello di Wordpress è che puoi usarlo sia come blog che come sito statico, aggiungendo le pagine. La cosa antipatica è che il server peano.matapp.unimib.it sta invecchiando a vista d'occhio e non è facile amministrarlo come si dovrebbe. Ecco perché cerco un hosting gratuito esterno, che non si spenga quando gli operai staccano la corrente in dipartimento e che non mi faccia impazzire con gli aggiornamenti di sicurezza. Ho spostato il mio vecchio sito http://www.matapp.unimib.it/~secchi su http://www.siminore.info (che poi è Google Sites) anche per evitare che gli studenti mi sommergano di lamentele perché non sanno scrivere la tilde... Un mese fa ho provato a mettere tutto su wordpress.com ma gli account gratuiti hanno troppe limitazioni di spazio, così mi sono rassegnato a tenere la "vetrinetta professionale" su Google Sites, il blog su un hosting gratuito, e il materiale didattico su peano. Insomma, un gran casino.
EliminaIn realtà stavo disperatamente cercando di trovare un modo per importare i vecchi contenuti. Comunque grazie per i suggerimenti :-)
RispondiEliminaNon riesci a portare il materiale didattico su google sites?
RispondiEliminaTe lo chiedo perché sto costruendo anch'io una vetrina professionale, però vorrei accorparla con la parte didattica
(anche perché i server della Federico II lasciano un po' a desiderare).
L'hostin gratuito su cui hai parcheggiato il blog sarebbe blogspot di google? Che interazione ha con google sites?
Il mio impatto con Google Sites non è stato entusiasmante. Mi sembra un sistema imbalsamato, troppo rigido. In particolare non mi piaceva molto il caricamento dei file, perché io ho l'abitudine di chiamare testo.pdf e soluzioni.pdf rispettivamente il testo e le soluzioni dei miei temi d'esame. Ovviamente creo una directory per ogni appello. Con Google Sites non esistono le directory, quindi mi sono accorto che sovrascrivevo sistematicamente lo stesso file! Anche per questa ragione continuo a mettere i file su un server dell'università, e creo un link senza caricare l'originale su Wordpress o su Google Sites.
EliminaL'interazione fra le varie piattaforme di Google non mi sembra eccelsa: direi che Sites e Blogger si ignorano completamente!