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Visualizzazione dei post da 2013

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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament...

Finché il cuculo canta

Assegni di ricerca

IPad

Mito letterario cercasi

La foresta

Vacanze sulla neve

Nell'erba alta

Non scholae, sed vitae

Restiamo in tema

Ma in dimensione N>1...

Ancora nativi informatici: la pirateria

Classe 5A, vent'anni dopo

"Il libro degli animali", di M. Rigoni Stern

Assassinio all'Etoile du nord

Immaturi digitali: parte seconda

Immaturi digitali

"Mal'aria", di E. Baldini

"Lo studente Gerber", di F. Torberg

Questo limite non esiste

"La casa della festa", di C. Palazzolo

La politica dello snob

Come sasso nella corrente

Recensione: "L'angioletto"

Recensione: "La fine del mondo storto"

La matematica è un'opinione per i burocrati

Recensione: "Il vento nel vigneto"

Bilanci di un convegno

Recensione: "La bestia dentro"

Una curiosa email

Recensione: "Functional analysis"

Recensione: "I piedi sul Friuli"

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